

L'Istituto per Sordi di Trento fu fondato nell'anno 1842 dal Principe Vescovo Giovanni Nepomuceno de Tschiderer allo scopo di istruire e educare, alla luce dei principi cristiani, i "sordomuti" della parte italiana della Diocesi di Trento. Ebbe sede, dapprima, nell'Episcopio e poi in case private. Nell'anno 1853 il Vescovo de Tschiderer gli procurò una sede stabile, dotandolo, per legato, nelle sue ultime volontà, dei necessari mezzi di sostentamento. I successori Vescovi di Trento continuarono l'opera del Fondatore facendo dirigere l'Istituzione da Sacerdoti di loro fiducia.
Con l'esempio e con gli scritti esortarono clero e popolo a soccorrere l'opera pia, la quale trovò ben presto larga simpatia e in città e nella Diocesi. Per opera dei Vescovi e dei Direttori preposti alla Istituzione, con i legati del clero e dei privati, oltre alle elargizioni raccolte dai parroci della Diocesi, i sordi della Provincia di Trento e, successivamente, quella di Bolzano, ottennero la necessaria assistenza morale ed economica e, soprattutto, l'indispensabile istruzione attuata, nel decorso del tempo, in forme e con modalità diverse.
Dopo una lunga e qualificata esperienza a servizio dei sordi e delle loro famiglie negli ultimi decenni, sulla spinta di importanti mutamenti sociali che hanno loro consentito di accedere alla scuola normale e sviluppare la propria personalità all'interno della famiglia e del proprio ambiente sociale, l'Istituto ha promosso la modifica dei servizi offerti ed il loro decentramento con il ricorso a tecniche più moderne per garantire un efficace supporto formativo, educativo e riabilitativo all'inserimento ed apprendimento scolastici, ampliando il proprio raggio d'azione non solo verso i sordi ma anche verso coloro che nel mondo della scuola presentano disturbi della comunicazione e del linguaggio sottoscrivendo a tal fine una convenzione con la Provincia autonoma di Trento, Dipartimento Istruzione da ultimo rinnovata nel 1998 e nel 2003.
In considerazione dei cambiamenti sopra descritti l'Ente, con la modifica statutaria del 1990, ha anche ampliato i servizi di residenzialità per anziani nel limite dei posti disponibili, stipulando apposita convenzione con il Comune di Trento. La struttura, che continua ad operare ispirandosi ai valori cristiani del vivere sociale ed alla dimensione anche spirituale della persona, è stata accreditata a Residenza sanitaria assistenziale con deliberazione della Giunta provinciale n. 1359 del 1998.